on 22 Novembre 2021
Più di Firebird, film del regista estone Peeter Rebane, è la vera storia da cui è tratto a non dar pace. Si tratta del romanzo A Tale about Roman di Sergey Fetisov attore e scrittore russo, pubblicato sotto pseudonimo (Sergey Nizhny), perché essere omosessuali in Russia resta un dramma.
È una di quelle tante storie scivolate nell’oblio, tra le pieghe della memoria in assoluto silenzio, che però quando finiscono nelle mani di registi come Rebane arrivano al cinema e riempiono le sale. È successo al Kino International di Berlino per il MonGay e in tanti Festival del cinema LGBTQ in giro per il mondo. Elenchiamo i più importanti: TLV Fest 2021 (Tel Aviv), il Seoul International PRIDE Film Festival ed è di pochi giorni fa la notizia della sua selezione nel concorso del Melbourne Queer Film Festival.
Firebird è un racconto russo, per questo in patria dalla politica non gli sono stati risparmiati ostracismo e umiliazione: presentato al Festival gay di San Pietroburgo (Bok-o-Bok Fest) un cyber-attack ha oscurato la piattaforma, impedendone la proiezione (il sito è ancora oscurato). Sono celebri certi metodi putiniani in grado di condizionare gli esiti elettorali in molte democrazie occidentali, figuriamoci che cosa può l’uomo tra i confini nazionali. D’altro canto ciò conferisce a Firebird lo status di arte che cambia il mondo, appunto quel che terrorizza Putin – e gente come lui se al potere – con politiche omofobe e liberticide.
A proposito di festival, Firebird nasce come film alla Berlinale del 2011 quando Peeter Rebane ricevette e lesse il romanzo di Fetisov. Lo commosse a tal punto, da decidere di riscrivere la storia per il cinema. Dopo un paio d’anni, convinto della sua sceneggiatura, si è messo in cerca degli attori che potessero interpretare lo stesso Sergey Fetisov e l’uomo che ha amato per tutta la vita Roman Matvejev. Conosciuto a Los Angeles l’attore Tom Prior (2014) – deciso a interpretare l’autore Sergey Fetisov – Rebane ha rielaborato con lui la sua sceneggiatura per un altro paio di anni e insieme si sono recati a Mosca per incontrare Fetisov in persona.
Chi per anni abbia incrociato per caso il postino notturno Sergey Fetisov non immaginava certo chi fosse. Un uomo che ha sublimato la malinconia di una vita in un romanzo sotto pseudonimo, ma rigettato sotto il peso del dolore anche la carriera come attore, abbandonata per un lavoro di notte che gli garantisse solitudine e silenzio .
E il film inizia con uno splendido notturno nel mare estone, all’apice della guerra Fredda, nel Paese occupato dai sovietici. Qui un soldato di stanziamento (Tom Prior) conosce un giovane e anticonformista ufficiale dell’aeronautica militare (Oleg Zagorodnii) del quale s’innamora. Sarà lui a incoraggiare il suo amore per la fotografia e soprattutto a spingerlo verso la recitazione. Il ragazzo ha origini umili e pensa rassegnato che per lui nel mondo non ci sia altro spazio. Perseguitati dal KGB che subodora, vivranno un amore di nascosto, con un matrimonio fantoccio e un tragico epilogo. In alcuni passaggi il film raggiunge temperature emotive altissime, che non possono non fare breccia. Come quando, dopo una scena di scampato pericolo, uno dei due per la felicità di rivedere l’altro, gli prende le mani e gliele bacia. Solo un regista dell’Est poteva realizzare una scena simile, Firebird ha infatti il potere di racchiudere in sé l’introversa malinconia russa, ma nella forza narrativa del cinema europeo più espansivo.
Sergey Fetisov è nato a Orjol, nell’ex Unione Sovietica. Ha servito negli anni Settanta (per due anni come ciascun uomo sovietico doveva) nell’esercito, presso la base dell’aeronautica nell’Estonia occupata. Si è poi laureato come attore di grande talento al prestigioso GITIS di Mosca e alla fine, inspiegabilmente per il mondo, ha rifiutato di rifulgere respingendo numerose offerte dai principali teatri, per ridursi a ombra tra androni e edifici, mettendo lettere nelle cassette della posta.
Fino a quando un regista lo ha riconosciuto per strada e riscoperto lo ha obbligato a riprendere le redini della sua esistenza, anche in nome del suo ricordo e di un amore che non doveva rassegnarsi. Per questo c’è un romanzo e ci sono pure quaranta tra film e serie TV sovietici e successivamente russi, incluso il famoso lungometraggio estone Georg (2007).
Fetisov è tra l’altro uno dei membri che ha fondato il Russian Style Theatre di Orjol nel 1994, pubblicando il suo libro nei primi anni ’90 e quando Peeter Rebane e Tom Prior sono andati a conoscerlo – dice lo stesso Rebane – si sono trovati di fronte a “una valanga d’amore, di coraggio e di meraviglia per la vita.”
Sergey si è ammalato e ha dovuto sottoporsi a un serio intervento chirurgico in conseguenza del quale è deceduto (2017). Il pubblico in sala adesso conoscerà la sua storia, ma lui ci ha lasciato anche stavolta poco prima degli applausi.
Copertina: Tom Prior e Oleg Zagorodnii Foto: ©TheFactory 2021.
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